Parma In Startup

L’evento ParmaIn dedicato alle startup di Parma è in streaming #parmaInStartup

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ParmaInStartup, due chiacchiere con le startup di Parma

Siamo in On/off officina di coworking. Tra qualche minuto inizia la diretta Streaming dell’evento dedicato alle startup

 

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Cloud e sicurezza dei dati

Nel mese di gennaio 2013, Aberdeen Group ha intervistato 123 organizzazioni, con lo scopo di capire come il cloud pubblico venga utilizzato come parte integrante dell’infrastruttura IT. Questo post si concentrerà su servizi cloud di tipo “Software-as-a-Service” (SaaS) utilizzati come piattaforma per le applicazioni aziendali, sottolineando la percentuale sorprendentemente elevata di intervistati che ha segnalato perdite di dati. Quindi attenzione: se avete dati mission-critical ospitati in servizi SaaS su cloud, potrebbero non essere protetti quanto crediate.

Servizi di cloud pubblico

Quasi ogni funzione IT può essere affidata a un provider di terze parti, ed acquistata su base “as-a-Service”. Nell’ambito dell’indagine, Aberdeen ha chiesto agli intervistati di riferire i tipi di servizi cloud che utilizzano per sostenere la loro infrastruttura informatica. In particolare, risulta che:

–          L’80% usa servizi Software-as-a-Service (SaaS)

–          Il 52% usa servizi di cloud storage (archiviazione dati in cloud)

–          Il 36% usa servizi di Infrastructure-as-a-Service (IaaS)

–          Il 26% usa servizi di backup/recovery in cloud

–          Il 21% usa sistemi ibridi (parte on-premise, parte in-cloud)

Il Software-as-a-Service è la forma più comunemente utilizzata di servizio in cloud pubblico. L’ottanta per cento degli intervistati ha indicato l’uso di una qualche forma di applicazione SaaS nella loro organizzazione. Le ragioni sono facili da capire: un’applicazione SaaS non richiede licenze software a lungo termine, i tempi di distribuzione sono molto veloci, e in molti casi le organizzazioni possono fare a meno di avere una divisione IT interna, poiché non occorrono complessi sistemi di elaborazione aziendali per utilizzare un servizio SaaS, a parte PC, rete locale e connessione Internet affidabile.

Offerte cloud SaaS

La maggior parte dei fornitori di software ora offrono una distribuzione SaaS della loro applicazione. SalesForce.com, Google Apps e Microsoft Office 365 sono i più diffusi servizi SaaS, però oggi sono disponibili offerte SaaS che coprono quasi tutti gli aspetti della gestione aziendale. La tecnologia può essere utilizzata per applicazioni dipartimentali (ad esempio Customer Relationship Management (CRM), Product Lifecycle Management (PLM), e business intelligence (BI)) o in termini di funzione (e-mail, database, e-commerce).

Utilizzare un modulo di un’applicazione SaaS sta diventando sempre più popolare. In particolare, gli intervistati del sondaggio hanno specificato quali tipi di applicazioni SaaS usano nelle loro organizzazioni:

–          CRM (52%)

–          Email (50% di cui il 19% Microsoft Exchange)

–          Risorse umane (29%)

–          E-Commerce / Web (22%)

–          Business Intelligence (22%)

–          Database (21% di cui 9% Microsoft SQL e 7% Oracle)

–          Finanza/Controllo/Contabilità (17%)

–          ERP (17% di cui 5% SAP)

–          Gestione operations / PLM (15% di cui 7% produzione e 5% test e sviluppo)

–          Microsoft SharePoint (14%)

I tassi di utilizzo variano notevolmente, con l’arena CRM che domina il campo. Non è sorprendente, in quanto è territorio del popolare SalesForce.com, ed anche Microsoft CRM ricade in questa categoria. Il tasso di utilizzo del 52% comprende CRM utilizzati sia per gestire le vendite, sia per gestire funzioni di servizio come help desk e le manutenzioni su clienti.

La posta elettronica è il secondo servizio SaaS più popolare, con Exchange che da solo copre circa il 38% del totale. Persino nel caso Finanza  / Controllo / Contabilità, la fonte di alcuni dei dati aziendali più riservati e critici, il 17% degli intervistati ha riferito di affidarsi a distribuzioni SaaS.

Gli analisti si aspettano di vedere i tassi di utilizzo di servizi SaaS su cloud pubblico in crescita nei prossimi anni, man mano che la facilità d’uso e benefici economici di questa forma di IT diventeranno sempre più largamente compresi.

SaaS e protezione dei dati

Nonostante la crescente popolarità di utilizzo delle applicazioni SaaS, una questione continua a rimanere non molto pubblicizzata, ossia il rischio di perdita di dati. I fornitori di SaaS sono pronti a sottolineare che i loro dati vengono professionalmente ed accuratamente sottoposti a processi di backup che possono inoltre trarre beneficio, in termini di disponibilità ed affidabilità, dalla presenza di diversi data center geograficamente distanti, sui quali le applicazioni si distribuiscono. SalesForce.com,  sul proprio sito web,  dichiara di eseguire backup di tipo disk-to-disk e disk-to-tape backup, garantendo perciò una capacità di recupero ridondante. Tutte queste tecnologie forniscono senz’altro elevata protezione nei confronti delle cause più comuni di inattività delle applicazioni, ivi compresi i le perdite di alimentazione elettrica, i disastri naturali e gli errori software. La maggior parte degli utenti SaaS credono quindi che i loro dati siano protetti e al sicuro, e relativamente a questo tipo di problemi hanno in effetti ragione.

Tuttavia, ogni volta che un singolo dato in una applicazione SaaS viene modificato e l’applicazione chiusa, rimane poca o nessuna possibilità di recuperare i dati precedenti. Se un particolare campo dati è sovrascritto da un utente, o da un’applicazione satellite, i dati originali o sono persi del tutto o diventa difficile e costoso poterli recuperare. Alcuni provider SaaS offrono servizi per recuperare dati sovrascritti o cancellati, ma tali servizi possono richiedere diverse settimane prima di ottenere il recupero, e possono essere molto costosi.

Mentre il 68% di utenti Saas hanno segnalato di non aver mai avuto perdite di dati, un buon terzo (32%) hanno invece segnalato di averne avute. Nel dettaglio, ecco i dati che emergono dal sondaggio:

–          Il 68% dichiara nessuna perdita di dati

–          Il 47% segnala perdite per cancellazione da parte dell’utente finale

–          Il 17% segnala perdite per sovrascrittura da parte dell’utente finale

–          Il 13% segnala perdite per attacchi di hacker

–          Il 10% ha perso i dati alla scadenza del sevizio SaaS

–          Il 7% è stato vittima di cancellazioni dolose

–          Il 7% ha perso dati per sovrascrittura da parte di altre applicazioni

Il motivo più comune per la perdita di dati è la cancellazione da parte dell’utente finale. Si tratta di un errore molto facile da commettere: i fornitori di SaaS possono anche generare avvertimenti multipli per confermare le modifiche prima della chiusura dell’ l’applicazione, ma nonostante questo la possibilità di un errore dell’utente finale non può mai essere del tutto rimossa. La seconda causa più comune di perdita dei dati è la sovrascrittura di dati: è il caso di un utente che apre l’applicazione SaaS e scopre che i dati in precedenza immessi e salvati correttamente sono stati sovrascritti da un altro utente.

La soluzione

Ci sono servizi sul mercato che in modo proattivo eseguono il backup dei dati di un servizio SaaS e memorizzano tali backup per un successivo accesso. Questi backup possono essere memorizzati sia localmente che su cloud, a seconda delle esigenze. In alcune settori sono richieste protezioni di backup fornite da terze parti per motivi di conformità, per cui usando tali servizi si riesce a soddisfare questo requisito.

Poiché la popolarità dei servizi su cloud pubblico cresce e le aziende più grandi tendono ad adottare sempre più soluzioni SaaS, i provider devono aspettarsi richieste dai clienti circa la possibilità di avere in SaaS lo stesso livello di protezione e di controllo  sui dati che si ha in  applicazioni on-premise. Per le applicazioni mission-critical, ogni dato ha bisogno di una protezione completa. Qualunque sia la soluzione, gli utenti SaaS devono accertarsi che le loro informazioni business-critical siano protette sia contro le macro- che le micro-calamità.

Stefano Castelluccio

Fonte: IT Infrastructure Group, Aberdeen Group (www.aberdeen.com)

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DonneIN: Vota il logo!

DonneIN è un progetto che nasce per valorizzare l’approccio e il contributo femminile del network dei ClubIN.

L’idea è quella di dialogare ad alto livello con tutte le associazioni e fondazioni femminili di categoria, imprenditoriali, istituzionali per dare un’immagine positiva della donna nella società. Immagine che sia fedele alla mission e al Codice Etico della Federazione Nazionale ClubIN.

Come ogni buon progetto appena nato abbiamo cominciato con il pensare a un logo che contraddistingua e caratterizzi DonneIN. Vi chiediamo, pertanto, di votare quello che vi sembra più idoneo.

I loghi che vi presentiamo sono stati pre-selezionati da una giuria ‘tecnica’ composta da Laura De Benedetto, Presidente del Comitato Federale DonneIN e Presidente di ToscanaIN; Luisa Galbiati, consigliere MilanIN ed esperta di Marketing e Marzia Lodi, responsabile dell’area Visual Communication/Eventi dello IED Firenze (Istituto Europeo del Design).

Le proposte sono state realizzate da Francesca Tirozzi, Giulia Rebecca, Fiamma Tortoli.

Vi chiediamo di votare entro il 15 novembre 2011.

La collaborazione  (Francesca Tirozzi)

Collaborazione

Tirozzi-Collaborazione

Significato: “Collaborazione / Obiettivo condiviso / Centralità della figura femminile”.

L’unione (Francesca Tirozzi)

Unione

Tirozzi-l'unione

Significato: “Unione / Condivisione di obiettivi / Incontro delle professioni”.

La dalia (Giulia Rebecca)

La Dalia

Giulia Rebecca-La Dalia

Significato: “DonneIN: donne che si incontrano per condividere le proprie esperienze. Sono partita da questa idea volendo rappresentare un gruppo di persone che cercano di creare, attraverso l’unione di singoli elementi, un elemento globale da cui poter attingere esperienze, informazioni, testimonianze. …

… un fiore. Una Dalia, formata da tanti petali che si incurvano su se stessi. L’analisi dettagliata rivela che ogni singolo petalo è una forma geometrica a se stante, perfetta, morbida. Tutti questi morbidi riccioli si collegano fra loro, si uniscono, trasformandosi in un fiore grande, bello e complesso.

E DonneIN è proprio questo. Qualcosa di complesso composto da tante singole forme perfette.”

La rosa (Fiamma Tortoli)

 

La Rosa

Tortoli-La Rosa

Significato: “Il tema che ho scelto per il logo è il disegno stilizzato di una rosa che si eleva partendo dalla D maiuscola al di sopra della scritta.
Dunque un simbolo semplice e delicato rappresentato dal vortice di un fiore che racchiude in se la ricchezza e la complessità femminile.

La rosa, oltre ad essere uno dei simboli femminili più classici e universalmente riconoscibili e dunque pertinenti per identificare un Club di donne, richiama nel disegno che ho elaborato, anche il fumetto, tipico ideogramma che rimanda al concetto contemporaneo di social network.
Ho voluto in questo modo rendere forte ed evidente il ruolo propositivo delle donne del Club, che intende qualificare un’associazione capace di aggregare e organizzare intorno al suo nucleo la molteplicità dei singoli contributi, rappresentata dai petali della rosa, e ambisce a identificare una entità che unisce e dà voce al talento e alla ricchezza delle donne.

Inoltre il fumetto a nuvoletta fa riferimento anche al “clouding”, in una prospettiva che valorizza con leggerezza e dinamismo la capacità di innovazione e di visione verso il futuro che le donne contribuiscono a dare.”

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Resoconto della prima cena EmiliaIN

Giovedì 30 giugno presso il Tennis Club di Reggio Emilia c’è stata la cena organizzata da EmiliaIN, il ClubIN che raggruppa ParmaIN, ModenaIN, PiacenzaIN, ReggioIN e il Cortile di Bologna. In realtà non è stata una semplice cena di networking come recitava il titolo, ma un vero e proprio ritrovo intergruppo improntato allo scambio di esperienze e alla conoscenza reciproca.

Un aperitivo sotto il gazebo posto nel mezzo di un bel prato ha aperto la serata, il modo perfetto per ritrovare quelle persone che magari si erano viste a un precedente evento o per dare finalmente un volto ad alcune delle proprie connessioni (LinkedIN) con cui magari ci si era scritti o ”incontrati” in una delle tante discussioni che animano i gruppi. Fra un bicchiere di bollicine e uno stuzzichino, fra una chiacchiera con l’uno e una stretta di mano con l’altro  il tempo è passato velocemente ed è arrivata l’ora di andare a cena.

Non una cena standard nei modi, ma una cena ispirata alle speed dinner d’oltreoceano. Dodici erano i tavoli tematici, ognuno dei quali gestito da un relatore che aveva il compito di stimolare la discussione attorno ad alcuni argomenti scelti: si è parlato di marketing in tutte le sue declinazioni di innovazione, di risorse umane, di project management, di energie alternative. Ad ogni portata ci si alzava portandosi tovagliolo e bicchiere e si cambiava tavolo: altro tema, altro relatore e altri sette-otto “compagni di viaggio” da conoscere e con cui confrontarsi su idee e impressioni, per un totale di tre cambi. In questo modo è stato facile e naturale fare networking.

La partecipazione all’evento è stata alta, eravamo oltre 100 persone venute per l’occasione da tutte le città dell’Emilia-Romagna, da Milano, dalla Toscana.

Nei giorni successivi all’evento qualcuno mi ha scritto o telefonato per dirmi che è stata una serata davvero interessante e stimolante: un incentivo ad organizzarla anche l’anno prossimo… è nata EmiliaIN!

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Evento ParmaIN 17 marzo 2010

Mercoledì 17 marzo Evento ParmaIN Business Club

La capacità di reagire ai mutamenti del mercato

Due imprenditori parmigiani, che non si sono fermati davanti alla crisi, ma hanno saputo affrontarla puntando su qualità e innovazione proseguendo sul loro cammino di crescita, si raccontano.

La crisi e le improvvise turbolenze del mercato oggi impongono alle aziende e a chi le dirige capacità di reazione immediata, idee nuove e approcci innovativi: questo il tema scelto da ParmaIN Business Club per la serata di mercoledì 17 marzo presso l’Agriturismo Fondo Grande della Selva a Vedole (Parma). Gli speakers che presenteranno le loro esperienze sono:

Emilio Attolini, Presidente di Medel Group S.p.A. società market leader, con il marchio Medel for your health, nella produzione di apparecchiature elettromedicali dedicate alla salute e al benessere della persona e con il marchio Mebby love & science, nei prodotti per la salute del bambino.

Marco Occhi, Amministratore Delegato di  Geosec Italia S.r.l., azienda specializzata nel consolidamento dei terreni, è stato chiamato da Google ad esporre l’esperienza di successo messa a segno attraverso la sua nuova campagna pubblicitaria realizzata utilizzando i nuovi media disponibili sul web.

La Compagnia teatrale TrAttori, vincitrice dei campionati Match di Improvvisazione Teatrale di Reggio Emilia e Modena nel 2009, si esibirà in un breve spettacolo di improvvisazione prima del dibattito. Un attore che improvvisa sulla scena e un imprenditore hanno alcune caratteristiche fondamentali in comune: creatività spontanea e rapidità nel prendere decisioni, adattamento alle situazioni impreviste e capacità di assumersi dei rischi.

Programma della serata:

19.15 Registrazione dei partecipanti – Aperitivo

19.45 Spettacolo di improvvisazione

20.15 Esperienze a confronto e dibattito

21.30 Cena a buffet

Costo della cena: 25 € da saldare direttamente sul posto

Per prenotazioni: http://parmain-marzo2010.eventbrite.com/

Per informazioni: club@parmain.it

Agriturismo Fondo Grande della Selva (15 minuti circa dall’uscita dell’autostrada Parma Centro)
Via Vedole 112, 43052 Vedole – Colorno  (Parma)
Telefono: 0521 810011
www.agriturismo-araldi.it

Sponsor principale dell’evento:

Gruppo Infor

Gruppo Infor

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Co-sponsor dell’evento:

Infostorie

AREA Professional

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Il Blog di ParmaIN

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